giovedì 14 maggio 2009

Polarizados

Molte macchine (che qui si chiamano coche) a buenos aires, montano dei finestrini oscurati, detti polarizados.
A napoli i vetri scuri ce li hanno i tamarri e i camorristi, per non essere visti, per ripararsi.
Qui invece, e in generale in sudamerica, la sensazione è che li abbiano i ricchi per non vedere e i tamarri per farsi vedere.
La differenza tra ricchi e poveri è evidente, ed allora chi può fodera i suoi spostamenti in auto in modo che il percorso tra origine e destinazione non sia sporcato dalla lurida realtà.
Sembrano tanti pacchetti, tipo protocollo TCP-IP, tipo internet, che si mischiano nel traffico; i ricchi con i poveri, i poveri con i cartoneros, nella stessa strada ma per vie diverse.
C'è il macchinone corazzato del "cheto" (che poi sarebbe il chiattillo di baires) ed il tamarro che lo emula montando i polarizados sulla 127 bianca.
Tutto il mondo è paese.

Nessun commento:

Posta un commento