Napoli buenos aires andata e ritorno
Siamo a Santelmo, a pochi minuti da qui c'è lo stadio del Boca, il livello di gioco sugli altri campi è molto elevato.Fortunatamente sono venuto a giocare con gente mediamente panzuta e che come me dopo i primi 15 minuti già sembra che stanno buttando il sangue (tipica espressione napoletana per dire che non ce la fanno più).

Praticamente, per le ragioni di cui sopra e per il fatto che non c'e´un sistema di biglietteria integrato (Napoli sta milioni di anni luce avanti in questo senso) il "cambio", ovvero le monetine, vanno a ruba, e difficilmente si trova un porteño pronto a privarsene.
Una cosa difficile e' capire quale colectivo prendere, visto che nonostante l'insegna con numero a prova di miope spesso e volentieri la stessa linea segue diramazioni diverse e ancora non ho capito bene come si fa a capire quale ti serve. Per fortuna c'e' un sito che permette di capire che linea prendere a seconda della destinazione; anche perche' col fatto che la citta' e' completamente squadrata, punti di riferimento, almeno per me, non ce ne sono tanti, e la stessa strada puo' percorrere l'intera citta´manco fosse spaccanapoli.
L'ufficio e nuovo e tutto e' lindo e pinto, la gente simpatica, disponibile, e per la maggior parte con parenti italiani, pronti a sfoderare qualche parola dal DNA per venire incontro al mio pessimo castillano, che poi sarebbe lo spagnolo, che in spagna si leggerebbe "casti-iano" e qui invece si legge "casti-sciano" o giu' di li'.
Il concetto fondamentale e´che non c'é bisogno di controllore.Ovvio che ho pensato " si vabbe´ma quando poi c'e il bordello chist comm fa?" e mi sono pure dato una risposta: prima di tutto oltre al "mio" 140 ce n'e´uno dietro e uno avanti, quindi i colectivo (che poi qui li chiamano bondi o una cosa del genere) sono ad alta frequenza e la gente non intasa gli ingressi, poi la gente a bordo marciapiede nonostante il delirio della citta, attende in fila (!!!) e in fila sale (che poi sale in spagnolo significherebbe 'esce' e quindi forse percio' a napoli si dice 'jesc' aint', ovvero esci dentro ) e quindi forse ma forse si potrebbe usare lo stesso metodo a napoli.... no?
Qualcuno di ritorno dal mare ha portato degli alfajores da compartir-> "paste da spartire"; dei dolci tipici (¿gli unici?) fatti con dulce de leche, che poi sarebbe l'equivalente della nutella ma fatto come di un frullato di caramelle mou da spalmare. Non potevo rifiutare nonostante la mia dieta.Ne mangio meta' ora e meta' dopo cosi forse il corpo riesce ad assimilarlo meglio.
Perché questo blog? dopo 4 anni e mezzo a Roma vivere a buenos aires e´un po come tornare a Napoli e allora mi piacerebbe confrontare queste due citta cosi lontane e cosi vicine che non si sa mai l'una potrebbe imparare qualcosa dall'altra e viceversa (che poi qui pure si dice viceversa) e poi perche´dove vai vai incontri persone che hanno nonni zii cugini o nipoti italiani e spesso di napoli, immigrati qui una vita fa e forse mai piu tornati. E allora se loro non so tornati a napoli un po di napoli e tornata da loro in pieno stile maometto e la montagna o anche birra e tarallo.
Per la cronaca tutti gli italiani qui li chiamano Tanos, che poi viene da "napoletanos" perche´pare che tutti gli immigrati del sud dicessero che erano di napoli perche´era la citta´di riferimento piu vicina... che poi se tutti sti napoletanos erano venuti a stare qui, a napoli chi era rimastos???