mercoledì 21 gennaio 2009

¡Colectivos!

Come gia' accennato i colectivos sono i mezzi pubblici piu' usati a Buenos Aires. Si muovono per le arterie della citta' come fossero colesterolo. Croce e delizia dell'orgoglioso popolo pórteño nonostante siano evidentemente responsabili di gran parte dello smog della ciudad.



Forse mi ci abituero' anche io, ma per ora mi sembra ancora assurdo la quantita' di fumo nero che e' capace di tirare fuori una di queste carrette ad ogni singola partenza. La gente sembra manco vederla, mentre il mio corpo d'istinto ancora porta la mano alla bocca.
Se uno di questi autobus girasse per napoli le jastemme della gente sarebbero assicurate.
Ieri ho rischiato di rimanere bloccato al centro perche' non avevo moneta. Il punto e' che non esistono biglietti´per il colectivos.Il biglietto si fa quando sali -->Passi davanti al conducente --> gli dici la destinazione o direttamente quanto devi pagare--> lui pigia qualche tasto su una tastiera--> tu inserisci le tue monete ( e la macchinetta accetta SOLO monete) --> ed esce stampata una striscetta di carta fetente che pare tanto tanto si stracci in mano.

Non so se esistono i controllori ne' se esiste qualcuno che prova ad imbucarsi dalla porta di dietro, ma la regola che si sale davanti e si scende da dietro e' semplice universale ed efficace; non so perche' in italia provincia che vai autobus che trovi e alla fine soprattutto al sud si entra e si esce un po dappertutto.

Io avevo monete solo per un peso e allora ho fatto la mia bella fila sul marciapiede, mi so buttato sul 140 ed ho detto all'autista tra i denti "un peso"; allora lui mi ha guardato come se volesse dirmi "¿uaglio´ma si scem' o fai o scem'?".

Eh si perche´da domenica scorsa la corsa minima che prima era di 0,80 pesos (che poi qui si chiamano ARS e si rappresentano con il dollaro $ mentre i dollari veri, quelli americani, con U$) ora e' di 1,10 pesos (che poi col cambio a 4,5 sarebbero circa 22 centesimi di euro).

Quindi ho dovuto fare la fila controcorrente, che pure e' stata un'esperienza, e cominciare la ricerca dei dieci centesimi.


Praticamente, per le ragioni di cui sopra e per il fatto che non c'e´un sistema di biglietteria integrato (Napoli sta milioni di anni luce avanti in questo senso) il "cambio", ovvero le monetine, vanno a ruba, e difficilmente si trova un porteño pronto a privarsene.

Gira anche la leggenda metropolitana secondo cui le compagnie di colectivos facciano una mafia delle monetine rivendendole ad un prezzo maggiorato.

Per fortuna alla fine ravanando nello zaino ho trovato una monetina da dieci e sono riuscito a salire sul successivo.


C'e' da dire che i colectivos non hanno una tabella oraria, ma passano molto spesso, quindi diciamo hanno una certa regolarita´ liquida per cui non si aspetta mai piu' di 15 minuti. Per di piu' il servizio e' garantito 24h se pur con frequenza minore durante la notte.

Per una Napoli grande 7 volte Roma non e' male come servizio, considerando anche il fatto che ci sono 5 linee di metropolitana che non riescono a coprire capillarmente la rete stradale.


Una cosa difficile e' capire quale colectivo prendere, visto che nonostante l'insegna con numero a prova di miope spesso e volentieri la stessa linea segue diramazioni diverse e ancora non ho capito bene come si fa a capire quale ti serve. Per fortuna c'e' un sito che permette di capire che linea prendere a seconda della destinazione; anche perche' col fatto che la citta' e' completamente squadrata, punti di riferimento, almeno per me, non ce ne sono tanti, e la stessa strada puo' percorrere l'intera citta´manco fosse spaccanapoli.


Da sapere: il conducente (che poi mi sa che ogni conducente ha il suo colectivo personale) apre le porte prima dell'arresto del mezzo e le richiude dopo la ripartenza. All'occorrenza apre le porte per far scendere "al volo" chi lo richieda, per esempio quando e' fermo al semaforo rosso.

Quando appena ripartiti da una fermata a prenotato la fermata successiva, ed al successivo rosso il conducente mi ha aperto ed ha visto che non scendevo, mi ha guardato sdegnato attraverso lo specchietto retrovisore.


Da sapere 2: se quando arriva l'autobus non gli si fa un deciso cenno di mano non si fermera' mai a raccogliervi

2 commenti:

  1. commento al sapere 2: anche a trieste nonostante su quella fermata passa solo quell'autobus<<<< e tu sei da sola sul pizzo della montagna dove sta l'universita e sono le 8 di sera

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  2. La discesa al volo si fa pure a napoli... a richiesta, quando il traffico è decisamente lento tanto che vale la pena andare a piedi... "capo, pe' piacere, putite arapì nu mumento 'e pporte?" e se è ben disposto lo farà :-)

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