lunedì 13 aprile 2009

Semana Santa

Tanto per cominciare la pasquetta in argentina non esiste. Ebbene si, miracolo dell'inversione dei poli, in argentina si festeggiano il giovedì ed il venerdì santi ma non il lunedì in albis.
L'argentina si conferma anche in quanto a religione molto simile all'Italia di 20 anni fa, ad onor del vero non è che la città se ne cada di chiese, ma quando un collectivo incrocia una casa del signore la ola di mani che si incrociano al petto è matematica.
E' affascinante come tanta gente, di estrazione socio culturale così varia, riesca a farsi prendere per il culo da chi specula su quello che nessuno può conoscere: la vita prima e dopo la morte.
Se il marketing è la capacità tutta umana di prendersi per i culo, la religione ne è la perfetta incarnazione.


In questi giorni, a proposito di marketing, la città era tappezzata di manifesti di un parco.All'inizio ero tra lo scettico e l'incredulo, poi mi sono definitivamente piegato alla possibilità che esista un parco tematico chiamato "tierra santa" dedicato alla rivisitazione delle scene salienti raccontate nella bibbia. Una sorta di gardaland del credente dove poter degustare in compagnia di amici e parenti cucina araba ed armena "millenaria" in ristoranti dai nomi esotici (BETLEM, LA PUERTA DE DAMASCO, ARCA DE NOÉ, TIBERIO y pizzería SALEM) mentre si passa dalla ricostruzione dei conventi francescani alla rappresentazione dell'ultima cena.
Sul sito c'è una tabella completa con tutti gli orari e durate degli "shows". La resurrezione c'è ogni ora e dura circa 8 minuti.

P.S.: ho appena scoperto che per essere eletti presidente in argentina bisogna essere cattolici.Pare sia scritto nella costituzione.

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