lunedì 30 marzo 2009

Il ragù e la protesta nel campo

Seguo i gironali italiani più di quelli argentini, ma per osmosi poi le notizie passano ed è difficile non sapere che è in atto una grossa protesta "del campo", ovvero della campagna, ovvero di tutta la classe imprenditoriale rurale che è il vero motore di questo paese.
Il tutto è legato alle tasse sull'esportazione o qualcosa del genere. Ho capito la gravità di quello che stava succedendo (adesso apre sia tutto rientrato) solo quando sabato sono andato al supermercato ed il banco della carne era vuoto.
Il sabato la gente si mette in fila per comprare la carne per l'asado sacro della domenica, io ero in fila per la carne per fare il ragù
Fortunatamente il mio fruttaiuolo di fiducia, che è anche chianchiere, e col quale ci si chiama vicendevolmente "capo" aveva ancora un po di carne.

Sabato notte sono uscito alle 2 e sono tornato alle 6. Alle 8 mi sono svegliato per mettere su il ragù. Si è cotto per 6 ore pippiando in castillano. Risultato: ragù di alto livello.

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