lunedì 16 marzo 2009

La mano de dios

Domenica ho finalmente visto il documentario di Kusturica su maradona. A mio parere un po "arrimmeriat"... ovvero rimediato, nel senso che è mooooolto allungato con l'acqua e forse doveva durare non più di 30 minuti.
Ne esce comunque un buon ritratto di un eroe, un uomo che si è fatto da solo, in tutti i sensi.

Mi sono commosso leggendo le parole di una canzone che qui è un inno, un po tamarro al primo ascolto, ma pur sempre un inno, aulico nella sua semplicità.Il ritornello è napoletanamente contagioso.

Qui nella versione di Rodrigo


E qui in quella con los piojos (più rock) cantata da lui


Testo:

En una villa nació, fue deseo de Dios,
crecer y sobrevivir a la humilde expresión.
Enfrentar la adversidad
con afán de ganarse a cada paso la vida.
En un potrero forjó una zurda inmortal
con experiencia sedienta ambición de llegar.
De cebollita soñaba jugar un Mundial
y consagrarse en Primera,
tal vez jugando pudiera a su familia ayudar…

A poco que debutó
“Maradó, Maradó”,
la 12 fue quien coreó
“Maradó, Maradó”.
Su sueño tenía una estrella
llena de gol y gambetas…
y todo el pueblo cantó:
“Maradó, Maradó”,
nació la mano de Dios,
“Maradó, Maradó”.
Sembró alegría en el pueblo,
regó de gloria este suelo…

Carga una cruz en los hombros por ser el mejor,
por no venderse jamás al poder enfrentó.
Curiosa debilidad, si Jesús tropezó,
por qué él no habría de hacerlo.
La fama le presentó una blanca mujer
de misterioso sabor y prohibido placer,
que lo hizo adicto al deseo de usarla otra vez
involucrando su vida.
Y es un partido que un día el Diego está por ganar…

A poco que debutó
“Maradó, Maradó”,
la 12 fue quien coreó
“Maradó, Maradó”.
Su sueño tenía una estrella
llena de gol y gambetas…
y todo el pueblo cantó:
“Maradó, Maradó”,
nació la mano de Dios,
“Maradó, Maradó”.
Sembró alegría en el pueblo,
regó de gloria este suelo…

Olé, olé, olé, olé, Diego, Diego.


Traduzione:

Nacque in una Villa (leggi Viscia = quartiere malfamato), fu un desiderio di Dio,

per crescere e sopravvivere in maniera modesta

affrontare le avversità

conquistando con fatica la vita passo dopo passo

Sul campo crebbe, il mancino immortale

con esperienza, assetato di ambizione di farcela

da piccolo sognava giocare un mondiale

e consacrarsi nella prima divisione

e magari aiutare la sua famiglia...

Poco dopo che cominciò
“Maradó, Maradó”,
la 12 fue quien coreó
“Maradó, Maradó”.
il suo sogno era una stella
pieno di goal e sgambate
e tutto il popolo gridò:
“Maradó, Maradó”,
nació la mano de Dios,
“Maradó, Maradó”.
scese allegria sulla gente,
riempì di gloria questa terra…

Si caricò una corce sulle spalle per essere il migliore,
per non vendersi mai affrontò il potere.

Inciampò in una debolezza, Gesù lo volle,
perchè lui non lo avrebbe fatto..
La fama gli presentò una donna bianca
dal sapore misterioso e dal piacere proibito,
che lo constrinse al desiderio di provarla ancora
intrappolando la sua vita.
Una partita che Diego un giorno vincerà…

Olé, olé, olé, olé, Diego, Diego.



2 commenti:

  1. GRANDE DIEGO RIMANI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!!! W NAPOLI W DIEGO.

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  2. Grande Diego, nel bene e nel male sei l'esempio del peso delle avversità della vita e della volontà dell'uomo vero, che anche quando cade ha la forza di rialzarsi e andare avanti. Per me solo il vederti in TV oggi, mi fa sempre venire voglia di piangere perchè mi hai dato gioia ogni volta che ti ho visto giocare e so che quella gioia non la proverò mai più!

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